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Concorrenza sleale
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Concorrenza sleale
La Concorrenza sleale riguarda circostanze in cui i consumatori sono stati fuorviati o pratiche commerciali ingannevoli, finalizzate a limitare o alterare le entrate di un'azienda. Un'attività di questo tipo può dar origine ad un'azione illecita punibile ai sensi della legge. L'atto illecito è tale che l'autore può e dovrebbe essere ritenuto civilmente responsabile in un tribunale. É importante sottolineare che anche alcune forme di concorrenza sleale rappresentano di per sé reato. Questo può avere connotazioni diverse in vari contesti aziendali in base alla natura del commercio. Se pensiamo ad un negozio al dettaglio, la concorrenza sleale possiamo identificarla in una pratica che differisce da quella che invece potrebbe attaccare un'azienda farmaceutica.
Concorrenza sleale reato
Gli atti di concorrenza sleale sono di solito alla pratica dell'inganno, alla malafede, frode o oppressione: la concorrenza è tale che la vittima viene ostacolata a raggiungere i propri obiettivi economici, lavorativi, finanziari. Gli viene impedito di raggiungere in ultimo il successo. La concorrenza sleale è un vero e proprio reato contro, non solo verso privati ma anche nei confronti dell'ordine pubblico. Le leggi sulla concorrenza sleale sono state stabilite per proteggere i consumatori e le imprese e per aiutare a prevenire il merchandising illegale. Le questioni della concorrenza sleale vengono affrontate nei tribunali statali secondo gli articoli del Codice Civile. Una causa intentata con successo in tribunale, potrebbe comportare un'ordinanza di risarcimento del danno in termini di denaro.
La contraffazione brevetti è sicuramente uno dei maggiori atti di concorrenza sleale, che può danneggiare così tanto un'azienda, da portarla in alcuni casi al fallimento. Va detto però che la legge sulla concorrenza sleale non si limita solo a proteggere le imprese da un possibile fallimento e perdita di denaro. Ma tiene a mente anche del proprio personale interno, il quale potrebbe mettere in atto comportamenti che mirano alla perdita di credibilità dell'azienda. In questi casi è importante ad esempio la verifica permessi legge 104.
Concorrenza sleale ex dipendente
La concorrenza sleale può avere differenti forme, e purtroppo accade che siano proprio gli ex dipendenti che magari lavorano presso i maggiori competitors a metterle in atto. Prima tra le strategie di concorrenza sleale individuiamo sicuramente la produzione di falsi o violazione del marchio originale. Un esempio di violazione del marchio potrebbe essere l'utilizzo del marchio Coca-Cola su un contenitore di bibite prodotto da un competitor.
La pubblicità ingannevole poi è un'altra tipologia di concorrenza sleale, e implica fare affermazioni fuorvianti o false. Dichiarare il falso è punibile dalla legge e inoltre mira alla perdita di credibilità aziendale. In questo caso le Investigazioni svolgono un ruolo importante all'interno della valutazione dei rischi a cui l'azienda sta andando incontro. Anche la sostituzione non autorizzata rientra in questa definizione. Si tratta di quella situazione in cui un venditore sostituisce una marca di merce con un'altra senza autorizzazione. Questo comportamento illecito potrebbe comportare la sostituzione di una borsa a basso costo con una borsa di design.
Concorrenza sleale dipendente
Purtroppo accade spesso che non ci accorgiamo che i nostri dipendenti lavorano per un competitors e hanno l'obiettivo di attaccare la nostra azienda. In sordina lavorano a far perdere soldi e credibilità, e in questo senso assume significato e importanza la verifica assenteismo.
Purtroppo l'Infedeltà aziendale è infatti più sviluppata di quanto si pensi, per questa ragione è importante non abbassare mai la guardia e valutare bene i profili dei propri dipendenti in fase di colloquio. Solitamente le strategie messe in atto per colpire l'azienda, sono la pubblicità ingannevole o false dichiarazioni sull'azienda. Le quali sono finalizzate a screditare il suo profilo e a perdere clienti.
Un'altra tattica di concorrenza sleale che ricade direttamente sui consumatori è bait-and-switch. Supponiamo che un prodotto sia molto richiesto e che venga promosso a prezzi bassi o comunque sia accessibili. Gli acquirenti si riverseranno nel negozio ma troveranno in realtà il prodotto esaurito. Ma l'acquirente può acquistare un modello simile a pochi euro in più: spesso i consumatori cadono in questa trappola. Bait and switch rappresenta un vero e proprio reato in alcuni stati, soprattutto se l'articolo pubblicizzato non è mai stato all'interno del magazzino.
Concorrenza sleale sviamento clientela
Le indagini aziendali nell'ambito della concorrenza sleale sono una parte essenziale per fornire prove documentali valide in sede di processo. La concorrenza sleale avviene in modi diversi, come abbiamo visto, in particolare parliamo di:
- "Diversione del cliente" attraverso false informazioni;
- produzione di falsi;
- violazione del marchio;
- Pratiche di dumping;
- pubblicità ingannevole;
- Infedeltà professionale di partner o dipendenti;
- bait-and-switch.
Ma c'è anche un'altra pratica di concorrenza sleale molto sviluppata, ovvero lo sviamento della clientela. Si tratta di un'operazione svolta da uno o più ex-dipendenti della propria azienda, i quali riescono a sottrarre clienti all'azienda e a crearsi così una cerchia di clientela. Quindi questa strategia si verifica ogni volta che un concorrente, solitamente un ex-dipendente, sfrutta le proprie esperienze e competenze sul lavoro per sottrarre i clienti. In questi casi bisogna contattare un legale e denunciare la persona o l'accaduto. Si andrà a verificare in un secondo momento se effettivamente si tratta di sviamento della clientela e le modalità con cui la pratica di concorrenza sleale è avvenuta. Anche in questo caso si tratta di violazione dei codice penale. Vincere la causa intentata significa ottenere un risarcimento del danno morale ed economico in denaro. La somma è pari al danno che l'azienda ha subito. Questo può anche non essere solo di natura finanziaria, ma legato alla perdita di credibilità.