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15.09.2022

Licenziamento per furto: come dimostrarlo

Quando si verificano dei furti sul posto di lavoro, in azienda è indispensabile avere delle prove che siano in grado di trovare chi è il colpevole dell'atto commesso. In genere si procede facendo delle ipotesi, procedendo per esclusione e cercando di comprendere se ci sono dei possibili sospetti. 


 

Occorrere riuscire ad agire d'anticipo rispetto a chi si rende protagonista del fattaccio. Ma sarebbe anche importante conoscere le norme giuridiche che permettano al datore di lavoro di poter utilizzare le prove in sede di giudizio. Tutto questo per poter poi procedere al furto, ma questo deve anche essere dimostrabile. 


 

Procedere ad investigazioni rientra comunque nella specifica attività di tutela del patrimonio aziendale. 

Licenziamento per furto: un licenziamento per giusta causa?

Non sono poche le aziende che in una qualche misura subiscono dei furti da parte dei dipendenti. In alcuni casi il reato è estremamente grave, considerando che il dipendente va a rubare del denaro dalle casse aziendali. Il furto è uno dei rari casi per cui è previsto il licenziamento in tronco per il dipendente e ad affermare ciò ci ha pensato la Cassazione con le sue sentenze. 


 

Molto più di frequente il furto avviene con piccole sottrazioni di materie prime o avanzi della produzione. In questi casi, in genere, errore del dipendente, è quello di pensare che non si arrechi un vero danno all'azienda, non conoscendo fino in fondo la gestione del patrimonio aziendale. 


 

In effetti quello che risulta essere il vero problema, non è certo il furto in sé, ma piuttosto la reiterazione del furto, anche se di piccole entità, che possono arrivare a coprire il 5/10% del fatturato aziendale. Una percentuale che a un meno esperto può sembrare di lieve entità, ma che può mettere l'imprenditore nella posizione di non poter investire su materie e materiali. 


 

Ad ogni modo, per la sicurezza dell'azienda, in caso di furto  in azienda si può procedere a licenziamento in tronco, anche se spetta sempre al datore di lavoro l'onere della prova. 

Servono le prove

Quindi è chiaro a questo punto, che per poter licenziare un dipendente che si sia reso protagonista di furto all'interno dell'azienda, occorrono le prove. A questo punto le strade che si possono seguire sono 2: o ci si affida a degli specialisti, ovvero si può procedere in piena autonomia. 


 

Ma quello di procedere all'indagine in maniera completamente autonoma, da parte del datore di lavoro è sconsigliato, in quanto:

  • potrebbe essere pericoloso per la sua incolumità; 
  • è possibile che non essendo un soggetto esperto, potrebbe cadere in errori anche importanti, commettendo i quali si potrebbe contravvenire a regole che occorre sapere; 
  • un errore potrebbe mettere in fuga il colpevole; 
  • potrebbe violare la legge e passare dalla parte del torto. 


 

Queste sono le motivazioni per cui, se si volesse procedere a sorveglianza all'interno dell'azienda, si dovrebbe preferire l'affidarsi a personale esperto in investigazioni, come quello delle agenzie di investigazioni. Quest'ultime sono in grado di offrire vigilanza e professionalità. 

Licenziamento per furto in azienda: il lavoro dell'agenzia investigativa

Il primissimo passo che verrà compiuto dagli specialisti dell'agenzia investigativa, consisterà innanzitutto il un colloquio con il titolare, volto a comprendere quella che è la situazione attuale, quali sono gli avvenimenti che si sono realmente verificati fino a quel momento e poi se ci sono dei sospetti concreti. 


 

Insomma, si vanno a raccogliere degli indizi che saranno il primissimo mattoncino nella raccolta di quelle che sono le prove che porteranno a comprendere quale sia stato realmente il colpevole. 


 

Solo con un quadro completo preliminare, potrà permettere di comprendere quale sia la tecnica investigativa da applicare in quanto ritenuta più efficace delle altre. Probabilmente si inizierà anche a richiedere delle consulenze con dei legali. Quest'ultimi potranno dire in che modo agire senza contravvenire alla legge e quindi produrre delle prove che siano effettivamente utilizzabili nel caso in cui si voglia richiedere il licenziamento in tronco del dipendente che si è reso protagonista del misfatto. 


 

La strategia che viene decisa, verrà quindi, prima proposta al titolare dell'azienda e salvo sua approvazione, verrà messa in atto con le dovute tempistiche e modalità. Solo nel momento in cui si sono raccolte tutte le prove esse verranno presentate all'interno di un dossier dettagliato che vada ad individuare il colpevole dei furti e quindi del danno all'azienda. 


 

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